EVENTI:
Banca d'Italia
Nel 1907 la Banca d'Italia coordinò il salvataggio della Società Bancaria Italiana, grande finanziatrice della FIAT, operazione che terminò con l'assorbimento della banca in crisi nella Banca Italiana di Sconto.
Nel 1907 la Banca d'Italia coordinò il salvataggio della Società Bancaria Italiana, grande finanziatrice della FIAT, operazione che terminò con l'assorbimento della banca in crisi nella Banca Italiana di Sconto.
Nel 1907 la Banca d'Italia coordinò il salvataggio della Società Bancaria Italiana, grande finanziatrice della FIAT, operazione che terminò con l'assorbimento della banca in crisi nella Banca Italiana di Sconto.
Nel 1907 la Banca d'Italia coordinò il salvataggio della Società Bancaria Italiana, grande finanziatrice della FIAT, operazione che terminò con l'assorbimento della banca in crisi nella Banca Italiana di Sconto.
Nel 1911 la banca centrale organizzò il consorzio di salvataggio delle imprese siderurgiche (Acciaierie di Terni, Ilva e altre) di cui la Banca d'Italia era direttamente creditrice, finanziando l'operazione anche mediante l'emissione di banconote.
Nel 1911 la banca centrale organizzò il consorzio di salvataggio delle imprese siderurgiche (Acciaierie di Terni, Ilva e altre) di cui la Banca d'Italia era direttamente creditrice, finanziando l'operazione anche mediante l'emissione di banconote.
Nel 1911 la banca centrale organizzò il consorzio di salvataggio delle imprese siderurgiche (Acciaierie di Terni, Ilva e altre) di cui la Banca d'Italia era direttamente creditrice, finanziando l'operazione anche mediante l'emissione di banconote.
Nel 1911 la banca centrale organizzò il consorzio di salvataggio delle imprese siderurgiche (Acciaierie di Terni, Ilva e altre) di cui la Banca d'Italia era direttamente creditrice, finanziando l'operazione anche mediante l'emissione di banconote.
Nel 1933 fu assorbito dal neonato Istituto per la Ricostruzione Industriale, autonomo dalla Banca d'Italia.
Nel 1933 fu assorbito dal neonato Istituto per la Ricostruzione Industriale, autonomo dalla Banca d'Italia.
Nel 1933 fu assorbito dal neonato Istituto per la Ricostruzione Industriale, autonomo dalla Banca d'Italia.
Nel 1933 fu assorbito dal neonato Istituto per la Ricostruzione Industriale, autonomo dalla Banca d'Italia.
Il 13 giugno 1999 il senato della Repubblica, nel corso della XIII Legislatura discute il disegno di legge 4083 “Norme sulla proprietà della Banca d'Italia e sui criteri di nomina del Consiglio superiore della Banca d'Italia”.
Dal 1999, la Banca d'Italia svolge altresì, tramite la succursale di Roma sita in via dei Mille, la funzione di Tesoreria centrale.
Nel 1999, in vista dell'adozione dell'Euro, il capitale è stato convertito in 156.
Nel 1999 alcuni servizi sono stati trasferiti nel Centro Donato Menichella, un complesso di nuova costruzione, sito a Vermicino (Frascati).
Il 13 giugno 1999 il senato della Repubblica, nel corso della XIII Legislatura discute il disegno di legge 4083 “Norme sulla proprietà della Banca d'Italia e sui criteri di nomina del Consiglio superiore della Banca d'Italia”.
Dal 1999, la Banca d'Italia svolge altresì, tramite la succursale di Roma sita in via dei Mille, la funzione di Tesoreria centrale.
Nel 1999, in vista dell'adozione dell'Euro, il capitale è stato convertito in 156.
Nel 1999 alcuni servizi sono stati trasferiti nel Centro Donato Menichella, un complesso di nuova costruzione, sito a Vermicino (Frascati).
Il 13 giugno 1999 il senato della Repubblica, nel corso della XIII Legislatura discute il disegno di legge 4083 “Norme sulla proprietà della Banca d'Italia e sui criteri di nomina del Consiglio superiore della Banca d'Italia”.
Dal 1999, la Banca d'Italia svolge altresì, tramite la succursale di Roma sita in via dei Mille, la funzione di Tesoreria centrale.
Nel 1999, in vista dell'adozione dell'Euro, il capitale è stato convertito in 156.
Nel 1999 alcuni servizi sono stati trasferiti nel Centro Donato Menichella, un complesso di nuova costruzione, sito a Vermicino (Frascati).
Il 13 giugno 1999 il senato della Repubblica, nel corso della XIII Legislatura discute il disegno di legge 4083 “Norme sulla proprietà della Banca d'Italia e sui criteri di nomina del Consiglio superiore della Banca d'Italia”.
Dal 1999, la Banca d'Italia svolge altresì, tramite la succursale di Roma sita in via dei Mille, la funzione di Tesoreria centrale.
Nel 1999, in vista dell'adozione dell'Euro, il capitale è stato convertito in 156.
Nel 1999 alcuni servizi sono stati trasferiti nel Centro Donato Menichella, un complesso di nuova costruzione, sito a Vermicino (Frascati).
Illgs 10 marzo 1998 43 sottrae la Banca d'Italia alla gestione da parte del governo italiano, sancendo l'appartenenza della stessa al sistema europeo delle banche centrali.
Illgs 10 marzo 1998 43 sottrae la Banca d'Italia alla gestione da parte del governo italiano, sancendo l'appartenenza della stessa al sistema europeo delle banche centrali.
Illgs 10 marzo 1998 43 sottrae la Banca d'Italia alla gestione da parte del governo italiano, sancendo l'appartenenza della stessa al sistema europeo delle banche centrali.
Illgs 10 marzo 1998 43 sottrae la Banca d'Italia alla gestione da parte del governo italiano, sancendo l'appartenenza della stessa al sistema europeo delle banche centrali.
Nel 1913 fu costituito il Consorzio Sovvenzioni, guidato dalla Banca d'Italia e partecipato anche dai Banchi di Napoli e Sicilia, dal alcune casse di risparmio, dal Monte dei Paschi di Siena e dall'Istituto Bancario San Paolo di Torino.
Nel 1913 fu costituito il Consorzio Sovvenzioni, guidato dalla Banca d'Italia e partecipato anche dai Banchi di Napoli e Sicilia, dal alcune casse di risparmio, dal Monte dei Paschi di Siena e dall'Istituto Bancario San Paolo di Torino.
Nel 1913 fu costituito il Consorzio Sovvenzioni, guidato dalla Banca d'Italia e partecipato anche dai Banchi di Napoli e Sicilia, dal alcune casse di risparmio, dal Monte dei Paschi di Siena e dall'Istituto Bancario San Paolo di Torino.
Nel 1913 fu costituito il Consorzio Sovvenzioni, guidato dalla Banca d'Italia e partecipato anche dai Banchi di Napoli e Sicilia, dal alcune casse di risparmio, dal Monte dei Paschi di Siena e dall'Istituto Bancario San Paolo di Torino.
Nel 1912 fu costituito l’Istituto di credito per la cooperazione, con finalità sociali, guidato dalla Banca d'Italia e partecipato anche da enti pubblici, casse di risparmio, dal Monte dei Paschi di Siena, dalla Cassa di Previdenza, e dall'Istituto di Credito per le Cooperative di Milano.
Nel 1912 fu costituito l’Istituto di credito per la cooperazione, con finalità sociali, guidato dalla Banca d'Italia e partecipato anche da enti pubblici, casse di risparmio, dal Monte dei Paschi di Siena, dalla Cassa di Previdenza, e dall'Istituto di Credito per le Cooperative di Milano.
Nel 1912 fu costituito l’Istituto di credito per la cooperazione, con finalità sociali, guidato dalla Banca d'Italia e partecipato anche da enti pubblici, casse di risparmio, dal Monte dei Paschi di Siena, dalla Cassa di Previdenza, e dall'Istituto di Credito per le Cooperative di Milano.
Nel 1912 fu costituito l’Istituto di credito per la cooperazione, con finalità sociali, guidato dalla Banca d'Italia e partecipato anche da enti pubblici, casse di risparmio, dal Monte dei Paschi di Siena, dalla Cassa di Previdenza, e dall'Istituto di Credito per le Cooperative di Milano.
Nel 1914 la Banca d'Italia aiutò il Banco di Roma, che aveva dovuto svalutare il capitale a causa di perdite riportate nelle attività nel Mediterraneo orientale.
Nel 1914 la Banca d'Italia aiutò il Banco di Roma, che aveva dovuto svalutare il capitale a causa di perdite riportate nelle attività nel Mediterraneo orientale.
Nel 1914 la Banca d'Italia aiutò il Banco di Roma, che aveva dovuto svalutare il capitale a causa di perdite riportate nelle attività nel Mediterraneo orientale.
Nel 1914 la Banca d'Italia aiutò il Banco di Roma, che aveva dovuto svalutare il capitale a causa di perdite riportate nelle attività nel Mediterraneo orientale.
Nel 1938, il Governo decretò il potere di nominare direttamente presidenti e vicepresidenti dei consigli di amministrazione delle banche.
Nel 1938, il Governo decretò il potere di nominare direttamente presidenti e vicepresidenti dei consigli di amministrazione delle banche.
Nel 1938, il Governo decretò il potere di nominare direttamente presidenti e vicepresidenti dei consigli di amministrazione delle banche.
Nel 1938, il Governo decretò il potere di nominare direttamente presidenti e vicepresidenti dei consigli di amministrazione delle banche.
Il 4 gennaio 2004 il numero 1 di "Famiglia Cristiana" riporta, per la prima volta nella storia, l'elenco dei partecipanti al capitale della Banca d'Italia con le relative quote.
Il 4 gennaio 2004 il numero 1 di "Famiglia Cristiana" riporta, per la prima volta nella storia, l'elenco dei partecipanti al capitale della Banca d'Italia con le relative quote.
Il 4 gennaio 2004 il numero 1 di "Famiglia Cristiana" riporta, per la prima volta nella storia, l'elenco dei partecipanti al capitale della Banca d'Italia con le relative quote.
Il 4 gennaio 2004 il numero 1 di "Famiglia Cristiana" riporta, per la prima volta nella storia, l'elenco dei partecipanti al capitale della Banca d'Italia con le relative quote.
Il 20 settembre 2005 l'elenco degli azionisti viene reso ufficialmente disponibile da Bankitalia, fino a questo momento era considerato riservato.
Il 20 settembre 2005 l'elenco degli azionisti viene reso ufficialmente disponibile da Bankitalia, fino a questo momento era considerato riservato.
Il 20 settembre 2005 l'elenco degli azionisti viene reso ufficialmente disponibile da Bankitalia, fino a questo momento era considerato riservato.
Il 20 settembre 2005 l'elenco degli azionisti viene reso ufficialmente disponibile da Bankitalia, fino a questo momento era considerato riservato.
Nel 2008 ha realizzato un utile lordo di 502.
Nel 2008 ha realizzato un utile lordo di 502.
Nel 2008 ha realizzato un utile lordo di 502.
Nel 2008 ha realizzato un utile lordo di 502.
Dal 1900 al 1928 fu direttore Bonaldo Stringher, che diede alla Banca il ruolo di gestore della politica monetaria italiana e di prestatore di ultima istanza, avvicinandola ad una moderna banca centrale.
Dal 1900 al 1928 fu direttore Bonaldo Stringher, che diede alla Banca il ruolo di gestore della politica monetaria italiana e di prestatore di ultima istanza, avvicinandola ad una moderna banca centrale.
Dal 1900 al 1928 fu direttore Bonaldo Stringher, che diede alla Banca il ruolo di gestore della politica monetaria italiana e di prestatore di ultima istanza, avvicinandola ad una moderna banca centrale.
Dal 1900 al 1928 fu direttore Bonaldo Stringher, che diede alla Banca il ruolo di gestore della politica monetaria italiana e di prestatore di ultima istanza, avvicinandola ad una moderna banca centrale.
Nel 1922 il Consorzio salvò la Ansaldo e ne assunse il controllo e nel 1923 fece lo stesso con il Banco di Roma.
Nel 1922 il Consorzio salvò la Ansaldo e ne assunse il controllo e nel 1923 fece lo stesso con il Banco di Roma.
Nel 1922 il Consorzio salvò la Ansaldo e ne assunse il controllo e nel 1923 fece lo stesso con il Banco di Roma.
Nel 1922 il Consorzio salvò la Ansaldo e ne assunse il controllo e nel 1923 fece lo stesso con il Banco di Roma.
Nel 1948 venne conferito al governatore il compito di regolare l'offerta di moneta e decidere il tasso di sconto.
Nel 1948 venne conferito al governatore il compito di regolare l'offerta di moneta e decidere il tasso di sconto.
Nel 1948 venne conferito al governatore il compito di regolare l'offerta di moneta e decidere il tasso di sconto.
Nel 1948 venne conferito al governatore il compito di regolare l'offerta di moneta e decidere il tasso di sconto.
Nel 1928 la Banca viene riorganizzata.
Nel 1928 la Banca viene riorganizzata.
Nel 1928 la Banca viene riorganizzata.
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Nel 1981 i due verranno completamente assolti.
Nel 1981 i due verranno completamente assolti.
Nel 1981 i due verranno completamente assolti.
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Nel 2014, con una legge (L.
Nel 2014, con una legge (L.
Nel 2014, con una legge (L.
Nel 2014, con una legge (L.
Nel 1863 la crisi del mercato monetario mondiale creò il panico e la corsa agli sportelli a ritirare la moneta metallica in cambio delle banconote.
Nel 1863 la crisi del mercato monetario mondiale creò il panico e la corsa agli sportelli a ritirare la moneta metallica in cambio delle banconote.
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Nel 1863 la crisi del mercato monetario mondiale creò il panico e la corsa agli sportelli a ritirare la moneta metallica in cambio delle banconote.