
La scheda: La leggenda dell'invisibile città di Kitež e della fanciulla Fevronija
Kitež non è caduta, si è nascosta »
Il Principe Jurij Vsevolodovi? (basso)
Il Principe Vsevolod Jurjevi?, suo figlio (tenore)
Fevronija (soprano)
Griška Kuter'ma (tenore)
Fëdor Pojarok (baritono)
Un paggio adolescente (mezzosoprano)
Due nobili (tenore, basso)
Un Suonatore di gusli (basso)
Un Domatore di orsi (tenore)
Un Cantore mendicante (baritono)
Bedjaj, guerriero tataro (basso)
Burundaj, guerriero tataro (basso)
Sirin, uccello del paradiso (soprano)
Alkonost, uccello del paradiso (contralto)
Coro (guerrieri mongoli, guardie del principe, nobili, guerrieri, cavalieri, mendicanti, folla, tatari)
La leggenda dell'invisibile città di Kitež e della fanciulla Fevronija (Skazanije o nevidimom grade Kiteže i deve Fevronij) è un'opera in quattro atti, sei scene ed un epilogo di Nikolaj Andreevi? Rimskij-Korsakov su libretto di Vladimir Ivanovi? Bel'skij, viene considerata dalla critica come il Parsifal russo, sia per il tema, sia per la composizione wagneriana della struttura orchestrale.
Il soggetto combina assieme diverse leggende popolari russe, legate all'invasione tatara del 1200, come quella della città di Kitež sommersa dalle acque del lago Svetlojar, e quella della figura di santa Fevronija di Muromsk, con aggiunte e invenzioni personali, come il personaggio del traditore Griška Kuter'ma. L'opera compone assieme diversi temi fondamentali, che vanno da una visione sostanzialmente pagana e panteistica della natura, dove ogni essere celebra l'esistenza della divinità, alla fede ortodossa vista come l'accettazione della volontà divina, anche nelle sciagure e nelle difficoltà, e infine al tema patriottico della fedeltà nei confronti della propria città e del proprio popolo, tutti aspetti peraltro che vengono perfettamente incarnati dalla stessa figura di Fevronija.
Progettata da Rimskij-Korsakov sin dall'ultimo decennio dell'Ottocento, l'opera venne effettivamente composta solo tra il 1903 ed il 1904, grazie alla collaborazione col librettista Vladimir Bel'skij, profondo conoscitore della letteratura russa medioevale.
La prima mondiale dell'opera si tenne il 7 febbraio 1907 al Teatro Mariinskij, di San Pietroburgo. Gli allestimenti scenici furono progettati da Konstantin Korovin e Apollinarij Vasnecov. L'anno successivo l'opera fu rappresentata per la prima volta al teatro Bol'šoj di Mosca, il 15 febbraio 1908. Le scene furono di Korovin, Klodt e Vasnecov. La prima rappresentazione fuori dalla Russia è tenuta al Gran Teatre del Liceu di Barcellona, 2 gennaio 1926. La prima in Italia è datata 30 dicembre 1933 al teatro alla Scala di Milano.
La protagonista, simbolo del coraggio delle donne russe, divenne sin dalla prima rappresentazione una specie di eroina nazionale, tanto che l'opera rimase praticamente invariata e senza rimaneggiamenti, persino durante il periodo sovietico.
La leggenda dell'invisibile città di Kitež e della fanciulla Fevronija:
La città di Kitež, di Konstantin Gorbatov
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Lingua originale: russo
Genere: opera drammatica
Musica: Nikolaj Andreevi? Rimskij-Korsakov
Libretto: Vladimir Ivanovi? Bel'skij
Fonti letterarie: antiche leggende e cronache russe
Atti: quattro
Epoca di composizione: 1903-1904
Prima rappr.: 7 (20) febbraio 1907
Teatro: Teatro Mariinskij, San Pietroburgo
Personaggi:
Il Principe Jurij Vsevolodovi? (basso) Il Principe Vsevolod Jurjevi?, suo figlio (tenore) Fevronija (soprano) Griška Kuter'ma (tenore) Fëdor Pojarok (baritono) Un paggio adolescente (mezzosoprano) Due nobili (tenore, basso) Un Suonatore di gusli (basso) Un Domatore di orsi (tenore) Un Cantore mendicante (baritono) Bedjaj, guerriero tataro (basso) Burundaj, guerriero tataro (basso) Sirin, uccello del paradiso (soprano) Alkonost, uccello del paradiso (contralto) Coro (guerrieri mongoli, guardie del principe, nobili, guerrieri, cavalieri, mendicanti, folla, tatari)